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cosa vedere a Kyoto

Kyoto, “La città dei mille templi” dove trascorrere ben più di un paio di giorni

Cosa vedere a Kyoto.

Capitale del Giappone per oltre 1000 anni (fino al 1868), Kyoto rappresenta la quintessenza di un viaggio in Giappone, una tappa imperdibile. Il nome stesso evoca la classica immagine stereotipata del Giappone fatta di case basse in legno, geishe avvolte in colorati kimono e pagode di templi.

Pur non essendo proprio così, perché comunque Kyoto è una grande città moderna con un fiorente sviluppo industriale, dove non mancano attrattive moderne, come ad esempio l’avveniristica stazione ferroviaria e la svettante Kyoto Tower, la città – a differenza di Tokyo – è riuscita a mantenere la facciata più tradizionale del Paese.

Con il suo patrimonio infinito di antichi templi, giardini e palazzi, Kyoto offre al visitatore un’amplissima gamma di attrazioni storico-artistico-culturali.

I canonici itinerari proposti dai tour operator dedicano a Kyoto non più di un paio di giorni. Diffidate, diffidate, diffidate!

Per poter visitare con calma le attrazioni principali che “La città dei mille templi” offre, occorre dedicargli almeno una settimana. Non si corre il rischio di annoiarsi, a Kyoto c’è solo che l’imbarazzo della scelta su cosa fare.

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Cosa vedere a Kyoto: Kyomizudera e Kinkaku-ji

Prima tappa del nostro viaggio, abbiamo voluto scoprire la città andando a visitare nel tardo pomeriggio il Kyomizudera, tempio buddista considerato uno dei – se non IL PIU’ – importante della città; ne parliamo ampiamente nel post “Kyoto: il Kyomizudera e il positivissimo primo approccio con la città”.

Entrati nel vivo della vacanza, il secondo giorno è iniziato con un altro must imperdibile: il Kinkaku-ji, lo scintillante Padiglione d’Oro. Tempio buddista che troneggia nel mezzo di un laghetto disseminato di massi e isolotti, la cui particolarità più evidente è il fatto di essere interamente ricoperto da foglie d’oro. 

Cosa vedere a Kyoto: i giardini zen

Assolutamente imperdibile la visita ad almeno un giardino zen, elegante perla del buddismo giapponese, capolavoro di pace, equilibrio e bellezza. Per immergersi nell’atmosfera zen e passeggiare tra armoniosi e rilassanti giardini, non c’è che da sbizzarrirsi e le nostre scelte sono cadute sul Ryoan-ji, il giardino zen più famoso e – molto probabilmente – più grande del Giappone; l’estesissimo complesso di Nanzen-ji, uno dei più importanti del Paese e il Daitoku-ji, famoso per il ricco campionario di giardini secchi, nonché per il giardino zen più piccolo del Giappone. Per saperne qualcosa di più, ecco l’articolo specifico “Ryoan-ji, Nanzen-ji e Daitoku-ji: i più importanti giardini zen di Kyoto”.

Scegli di visitare Kyoto con un tour gratis della città

In questo free tour di Kyoto potrai visitare una delle città più emblematiche del Giappone e scoprire tante interessanti curiosità sulla cultura nipponica!

Come funziona?
Basta scegliere una data e un’ora tra quelle disponibili in quel momento, selezionare il numero di persone che parteciperanno alla visita e partecipare. Il servizio dell’attività è fornito da una guida professionale accreditata, alla fine dell’esperienza, ogni partecipante darà alla guida l’importo che ritiene opportuno, in base al proprio grado di soddisfazione.

Cosa vedere nei dintorni di Kyoto: Fushimi Inari, la foresta di bambù e Nara

Imperdibili le “gita fuori porta” alle attrazioni più fotogeniche: il Fushimi Inari (meglio descritto nel post “Il Fushimi Inari e l’ipnotico tunnel dei mille torii rossi”) e la foresta di bambù ad Arashyama (“Arashiyama e la tanto decantata foresta di bambù”).

Parlando sempre di escursioni nei dintorni, vale poi la pena dedicare un’intera giornata all’imperdibile Nara. A questo link trovate il racconto completo.

Noleggia un kimono tradizionale

Immergiti nella cultura di Kyoto e percorri le sue strade indossando il vestito tradizionale giapponese: il kimono. Sarà un'esperienza indimenticabile!

Cosa vedere a Kyoto: Heian-jingu, il tempio più moderno

Tornati in città merita una visita l’Heian-jingu, santuario imponente e un po’ pacchiano, importante non solo dal punto di vista religioso ma anche dal punto di vista patriottico in quanto dedicato agli imperatori Kammu e Komei, il primo e l’ultimo che vissero a Kyoto. La costruzione del santuario Heian fu infatti voluta quando l’imperatore Meiji decise di trasferire la sua corte imperiale a Tokyo, come a voler affermare l’illustre passato di Kyoto.

Il punto di forza del santuario, che architettonicamente rimanda ad uno stile tipicamente cinese, è l’immenso giardino che si apre alle sue spalle. Quest’ultimo – che da solo vale la visita – è concepito secondo i canonici principi di equilibrio, bellezza e minimalismo. Al centro spicca, per eleganza, un padiglione con ponte coperto e, divertente per chiunque, lo specchio d’acqua con una passatoia fatta di pietre da attraversare saltellando da un masso ad un altro.

Cosa vedere a Kyoto: altre attrazioni

Ecco cos’altro non potete perdervi durante un viaggio a Kyoto.

Nishiki Market

Un tuffo nella quotidianità lo si compie al Nishiki Marketpittoresco e storico mercato risalente al XVII secolo. In una galleria coperta si susseguono oltre 100 negozi dove poter trovare un’enorme varietà di cibi (pesce fresco, tofu, alghe essicate, verdure fermentate…) alcuni dei quali, a volte, strani ed incomprensibili ai nostri occhi! Vale sicuramente farci un giretto per curiosare e fare qualche foto ricordo.

L’imponente Castello di Nijo

Per tornare ai fasti del passato occorre spostarsi nel centro di Kyoto e visitare il Nijo-jo: imponente residenza dello shogun Tokugawa Ieyasu famoso per i giardini, i paraventi dorati e i celebri pavimenti “a usignolo”. (Per una descrizione più approfondita leggete il post “Il Castello di Nijo di Kyoto: tra giardini reali, paraventi dorati e pavimenti “ad usignolo”).

Le mille statue del Sanjusangen-do

E, alla fine, il non plus ultra. Dopo tante meraviglie Kyoto è riuscita infatti a stupirci fino all’ultimo giorno con il Sanjusangen-do, tempio famoso per la lunghissima galleria lignea che ospita ben 1001 statue dorate della dea Kannon.

Uno spettacolo che lascia col fiato sospeso; una vista memorabile di cui purtroppo ci rimarrà solo il ricordo nella mente e nel cuore perchè, ahinoi, vietatissimo scattare fotografie! (Si veda il post “Sanjusangen-do, il tempio dalle mille statue d’oro”).

E dopo tanta cultura?

Gion e Pontocho

Il luogo ideale per trascorrere le serate sono i famosi quartieri di Pontocho e Gion che, fin dai tempi antichi, erano denominati “i quartieri dei divertimenti”. (Maggiori dettagli nel post “Gion  e Pontocho: i quartieri del divertimento dove trascorrere le serate”).

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