
difotoediviaggi
07:07:09 Luglio 13, 2019
Las Palmas cosa vedere. Il capoluogo di Gran Canaria offre davvero moltissime cose da vedere.
Las Palmas vanta infatti un importante patrimonio storico e culturale le cui maggiori testimonianze si trovano soprattutto nel quartiere di La Vegueta, il più antico quartiere della città dichiarato, nel 1990, Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
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Addentriamoci insieme nel capoluogo di Gran Canaria. Andiamo alla scoperta di Las Palmas e scopriamo insieme tutte le sue attrazioni!
Il quartiere di Vegueta è la parte più antica e caratteristica di Las Palmas.
Vicoli acciottolati e stradine lastricate sulle quali si affacciano cortili e balconi: questo è l’aspetto del rione, nel tipico stile dell’architettura coloniale canaria dei secoli XV e XVI.
Parcheggiando l’auto che abbiamo noleggiato per 2 giorni nell’area antistante il mercato, abbiamo scelto di cominciare la visita di Las Palmas immergendoci nella quotidianità locale, ed il modo migliore per farlo è quello di mescolarsi ai suoi abitanti nel mercato.
Quello di Vegueta è un piccolo mercato situato nell’omonima parte storica di Las Palmas, collocato all’interno di un caratteristico edificio in stile coloniale, dove si susseguono chioschetti di prodotti freschi provenienti da Gran Canaria: dalla frutta al pesce, dalla carne al pane, talvolta esposti in maniera scenografica e a prova di click!
Di fronte al mercato la nostra attenzione è stata calamitata dal sontuoso Teatro Pèrez Galdòs. Un imponente edificio bianco e grigio la cui facciata coniuga lo stile coloniale con quello liberty. Fu eretto eretto nel 1919 ed è dedicato allo scrittore più famoso dell’isola, Pèrez Galdòs, la cui statua è collocata nella piazza antistante il teatro stesso.


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Come funziona?
Basta scegliere una data e un’ora tra quelle disponibili in quel momento, selezionare il numero di persone che parteciperanno alla visita e partecipare. Il servizio dell’attività è fornito da una guida professionale accreditata, alla fine dell’esperienza, ogni partecipante darà alla guida l’importo che ritiene opportuno, in base al proprio grado di soddisfazione.
Addentrati nel vero e proprio centro storico, abbiamo raggiunto Plaza de Santa Ana, l’ampia piazza squadrata al centro della Vegueta in cui si fronteggiano la Cattedrale e il Vecchio Municipio. Attirano l’attenzione gli otto cani in bronzo schierati di fronte alla cattedrale, a mo’ di guardia, che simboleggiano il leggendario canide che si dice abitò le alture della città a partire dal 1506.
Massiccia ed imponente, la cattedrale di Las Palmas, dotata di due alte torri, non passa di certo inosservata.
La costruzione ebbe inizio nel 1487, fu interrotta nel 1570 per mancanza di fondi e fu completata soltanto agli inizi del XIX secolo.
La storia travagliata della sua costruzione si ripercuote sullo stile: la Chiesa venne concepita come gotica ma venne conclusa come edificio di gusto neoclassico.


Sul retro della Cattedrale si trova uno degli edifici più affascinanti di Las Palmas: Casa de Colón, magnifico esempio di tipica architettura coloniale che vanta portali decorati, splendidi balconi a graticcio, ampi cortili e soffitti in legno intagliato.
In stile tipicamente canario sono i bow-window e i balconi coperti realizzati con legno di pino canario, nonchè le interessanti persiane (progettate per far passare l’aria ma non il sole).
Questo palazzo, ricostruito nel 1777, fu la residenza dei primi governatori dell’isola e si dice che Cristoforo Colombo vi soggiornò nel 1492, mentre una delle sue navi veniva riparata, da qui il nome di Casa de Colón (Casa di Colombo).
All’interno si trova un museo dedicato alla scoperta dell’America e al rapporto dell’uomo con questa città (reperti precolombiani, modelli di navi, una riproduzione di una cabina di La Niña, una nave della flotta di Colombo, strumenti di navigazione, mappe e carte nautiche, dipinti e altri manufatti relativi ai viaggi compiuti dal celebre navigatore e alla storia delle Canarie e alle loro relazioni con le Americhe).

Attraversando un vicolo che costeggia il lato lungo della Casa de Colòn, si raggiunge un piccolo spiazzo altamente pittoresco dove troneggia l’Ermita de San Antonio Abad, un gioiellino intonacato di un bianco cangiante. Si tratta della più antica chiesa di Las Palmas costruita sui resti della cappella dove, si narra, Cristoforo Colombo si ritirò in preghiera prima di intraprendere il suo viaggio verso le Indie.
Nella zona ovest di Las Palmas si trova il vivace quartiere di Santa Catalina dove si trovano i principali negozi, comprese due succursali del centro commerciale più grande della Spagna, El Corte Inglés. Il cuore di questo quartiere è Parque de Santa Catalina, un’ampia piazza lastricata con zone verdi, un parco giochi per bambini, tanti bar e ristoranti con relativi tavoli.
Molto carina sarebbe la zona sud dell’area dove, su di un mosaico pavimentale a sfondo nero, sono riproposte le bandiere del mondo. Potenzialmente bella l’idea; peccato che il mosaico sia molto sporco, e alcune bandiere – fra le quali l’Italia – siano così tanto ricoperte di terra al punto da essere difficilmente riconoscibili!
Insomma, una zona con grandi risorse ma che, purtroppo, è tenuta un tantino maluccio…
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La storia di Las Palmas – la città più densamente popolata di tutta Gran Canaria, con i suoi 400.000 abitanti – cominciò più di 500 anni fa quando il conquistador spagnolo Juan Rejòn, il 24 giugno 1478 sbarcò con 600 uomini a Isleta, la penisola sulla costa nord di Gran Canaria.
Trovando solo rocce vulcaniche e imponenti dune di sabbia, si spinse ancora più a sud fino al punto in cui il fiume si immette nel mare. Il piccolo insediamento, cui venne dato il nome di Ciudad Real de Las Palmas, fu la prima città coloniale spagnola. Uno dei tratti che determina l’importanza di tale centro è senza dubbio il porto, il Puerto de la Luz, uno dei più importanti dell’Atlantico, che, a partire dal XIX secolo, quando fu dichiarato porto franco, ha acquisito un notevole dominio commerciale.
Frutto di tale periodo sono gli edifici in stile liberty (gusto importato dagli inglesi) che si ammirano passeggiando per le strade di Las Palmas. Ulteriore tappa espansionistica della città di Las Palmas fu quella che prese piede negli anni Sessanta del Novecento, e che la portò ad assumere le attuali caratteristiche, in seguito alla scoperta delle meraviglie della spiaggia di Las Canteras da parte dei turisti.


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