difotoediviaggi
09:12:09 Dicembre 16, 2018
Una delle città più affascinanti che abbiamo visitato in Giappone è senza dubbi Takayama, dove abbiamo soggiornato 2 giorni, non perchè la cittadina sia particolarmente vasta, ma perchè punto strategico per una gita di mezza giornata per visitare Shiragawa-go (per saperne di più su questo magico villaggio leggete il post “Shirakawa-go: Il villaggio con le case dalle mani giunte”).
Circondata dal verde delle Alpi giapponesi Takayama è semplicemente deliziosa, molto caratteristica e a misura d’uomo.
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ToggleRimasta pressoché indenne dai disastri della guerra e – per sua fortuna fino ad oggi – dall’edilizia moderna, è una città che ha potuto mantenere un fascino unico nel tempo.
Takayama è la fotografia del Giappone di epoca feudale
Il compatto nucleo originario della città è oggi occupato dal pittoresco quartiere San-machi Suji: la zona più bella, più caratteristica e, di conseguenza, più turistica.
Il quartiere, fatto di tortuose stradine acciottolate e gorgoglianti ruscelli, consta fondamentalmente di 3 strade principali dove si susseguono case in legno scuro dalle porte scorrevoli, che un tempo erano locande storiche, case da tè e abitazioni di ricchi mercanti. Oggi, l’interno di questi edifici è occupato esclusivamente da ristoranti, bar, negozietti di souvenir, qualche museo e fabbriche di sakè.
Durante il giorno la zona è affollatissima e non si riesce ad assaporare la magica atmosfera dei tempi passati, perchè più che altro si è impegnati a sgomitare con gli altri turisti per aprirsi il passaggio; decisamente meglio addentrarsi nel quartiere all’ora del crepuscolo, verso le 17, quando i negozietti abbassano le serrande e i turisti cominciano a rientrare in albergo. Ecco, allora sì che si comincia a respirare la suggestiva atmosfera di quel Giappone “da cartolina” dell’immaginario comune, fatto di case basse in legno con porte scorrevoli di carta di riso e dove lasciare le scarpe fuori.
Avendo un po’ di tempo a disposizione, abbiamo poi esplorato la Takayama “della vita di tutti i giorni”, andando alla scoperta dei mercatini mattutini: il Mercato di Jinya-mae che si trova nella piazzetta antistante il Takayama-jinya e il Mercato di Miya-gawa, più grande e sviluppato lungo la riva orientale del Miya-gawa.
Abituati all’estensione e al caotico folklore dei mercati del sud-est asiatico (ma anche solo al grande Nishiki Market di Kyoto), questi sono stati un po’ una delusione. Pochi banchetti che vendono manufatti tipici della zona (oggetti in legno e le Sara-boro, bamboline-scimmietta di pezza simbolo di Takayama che si trovano ovunque!) e frutta e verdura “a km 0”; si capisce infatti che si tratta di privati che mettono in vendita i prodotti dei loro orti.
CURIOSITA ‘ : In passato Takayama era uno dei luoghi dove vivevano e lavoravano alcuni tra i più abili falegnami del Giappone usando dagli imperatori per costruire templi e palazzi a Kyoto e Nara.
Una destinazione davvero imperdibile per assaporare la suggestiva atmosfera d’altri tempi che fa venire alla mente samurai e geishe, futon e tatami.
Siete rimasti affascinati da questa incantevole cittadina? Conoscete altri posti in Giappone con caratteristiche simili?