difotoediviaggi
07:10:09 Ottobre 29, 2018
Durante il soggiorno a Tokyo abbiamo dedicato una giornata per una gita “fuori porta” a Nikko, caratteristica cittadina a 130 km a nord della capitale famosa per il complesso di santuari Tosho-gu immersi tra lussureggianti montagne e protetti dall’UNESCO.
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ToggleIl complesso, che consta di una dozzina di santuari shintoisti e buddhisti immersi in un bosco, risale ai primi decenni del 1600 ed è collegato alla morte di Tokugawa Ieyasu che scelse tale sito per costruirvi il mausoleo in suo onore; mausoleo che fu poi ampliato ed ulteriormente decorato dal nipote dello stesso Tokugawa Ieyasu.
La magnificenza del luogo trova fondamento non soltanto in motivazioni meramente estetiche, ma anche di tipo strategico-pratiche: lo shogun, infatti, per evitare che i suoi daimyō (feudatari) si arricchissero eccessivamente, impose loro di fornire i materiali e di pagare gli operai necessari per la costruzione del santuario.
Una volta arrivati a Nikko con 2 ore e mezza abbondanti di treno, ci si incammina verso la zona del complesso dei santuari. A metà percorso tra la stazione ferroviaria e la meta prevista, si incontra lo Shinkyo, lungo ponte laccato di rosso che attraversa il fiume della città, e che regala uno scorcio altamente suggestivo che può rientrare tra le immagini più iconiche del Giappone stesso!
La leggenda narra che un sacerdote buddhista in visita a Nikko nell’VIII secolo, avrebbe attraversato il fiume, nel punto in cui oggi sorge il ponte, a dorso di due enormi serpenti apparsi a sorpresa. La costruzione originaria del ponte risale al 1636 ma, nel corso degli anni, è stato più volte ricostruito (l’ultima nel 2005!)
Il primo tempio in cui siamo incappati appena arrivati è il Rinno-ji, che appartiene al buddismo della scuola rinzai. All’interno dovrebbe contenere tre enormi statue della dea Kannon ma, purtroppo, lo abbiamo potuto solamente ammirare dall’esterno (niente di che…) in quanto sarà in restauro fino al 2020…
Nonostante l’inizio un po’ sottotono, siamo subito dopo stati ricompensati con la visita del Taiyuimbyo Shrine, il primo santuario che abbiamo visitato in senso vero e proprio a Nikko!
Nascosto nel rigoglioso verde di una collina ed immerso in una lussureggiante foresta, il santuario si fa scoprire poco alla volta, compiendo una piacevole passeggiata in salita intercalata da lunghe scalinate.
L’ingresso è presieduto da due guardiani collocati, rispettivamente, in due nicchie: il dio del vento (verde) e il dio del tuono (rosso).
La zona più interna del santuario, invece, è preceduta da una fotogenica porta cinese nera e d’oro.
Poco elaborato nelle decorazioni e quindi poco appariscente, è un luogo mistico che preserva la sua aurea spirituale.
Un’oasi di pace che abbiamo apprezzato davvero molto, complici anche il fatto di essere un tutt’uno con l’ambiente circostante e di non essere troppo affollato.
Zona principale dell’intero complesso è costituita dal santuario Toshogu.
Edifici ed elementi caratteristici ed imperdibili di questa zona sono: la scuderia sacra che si contraddistingue per il famoso e simpatico intaglio allegorico delle 3 scimmiette (non vedo il male, non dico il male, non sento il male); la Yomei-mon (Porta del Sole) che si riconosce per la sovrabbondanza di elaborati bassorilievi e le decorazioni dorate; la piccola ma realistica scultura del gatto dormiente, così piccola che la si riconosce a causa dell’assembramento della folla di turisti che si accalca attorno ad essa; la Kara-mon (Porta bianca e oro) che conduce alla sala di venerazione.
La nostra giornata si è conclusa, infine, ammirando la semplice architettura rossa del Futarasan Jinja Shrine, piccolo santuario che non ha nulla di particolarmente rilevante. dopo aver visto tante meraviglie , soprattutto, stringendo il tempo, gli abbiamo dedicato soltanto un’occhiata dall’esterno.
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Una giornata a Nikko è certamente ben spesa sia per interesse storico-religioso del sito sia per la bellezza dei templi ma soprattutto perché, nonostante l’abbondante afflusso turistico, la zona è riuscita a mantenere un’aurea di spiritualità che rigenera l’anima e infonde serenità .
Ci siete mai stati? Quale fra tutti i santuari vi è colpito maggiormente?