
difotoediviaggi
02:08:33 Agosto 30, 2025
Scopriamo insieme cosa mangiare in Norvegia e quali sono i piatti tipici norvegesi.
La Norvegia è un viaggio da poter fare in qualunque stagione perché, in ogni periodo dell’anno, offre il meglio di sé, regalando al visitatore scenari naturalistici completamente diversi, ma sempre molto affascinanti. Noi infatti siamo stati in Norvegia in piena estate, facendo un bellissimo on the road da Oslo a Capo Nord, e poi in pieno inverno, più precisamente in Lapponia, per vivere esperienze avventurose e ammirare la magia dell’Aurora Boreale.
Andiamo quindi insieme alla scoperta dei piatti tipici norvegesi.
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Per ovvie ragioni geografiche, la Norvegia ha forti influenze provenienti dalla Scandinavia, che si riverberano anche nella sua gastronomia. Come accade anche in Islanda, anche il clima molto freddo e le latitudini del Paese hanno influenzato gli ingredienti impiegati in cucina e i metodi di cottura.
Da sempre, pesce e carne sono ingredienti base della cucina norvegese, rispettivamente per la presenza dei fiordi e della lunghissima costa e per l’entroterra che, fin dall’epoca vichinga, è stato sfruttato per allevarvi pecore.
Dunque, come meglio vedremo più nello specifico nel corso di questo articolo, fra le proposte che potete trovare nel menù di un ristorante norvegese, non mancheranno mai salmone e merluzzo, come pure agnello, cervo, alce e renna.
In ogni caso, la cucina della Norvegia risente anche dei moderni influssi della globalizzazione. Ciò significa quindi che, in molte zone del Paese, ad Oslo e nelle località più grandi e meno sperdute, potete tranquillamente trovare pizza, hamburger e ristoranti etnici. In ogni caso, in questo articolo ci concentreremo sulle pietanze tipiche della gastronomia norvegese perché, come abbiamo avuto modo di dire in più occasioni, per vivere appieno un viaggio, è bene anche assaporarne i suoi cibi e i suoi sapori.

La Norvegia è famosa per i suoi meravigliosi fiordi ed anche per le sue acqua fredde e pulite, da cui proviene gran parte del pesce che portiamo in tavola ogni giorno. I prodotti ittici norvegesi non provengono solo dal mare, ma anche dai numerosi fiumi e laghi che si trovano nell’entroterra del Paese.
In Norvegia, il salmone lo troverete proposto sempre e in mille modi diversi, per adattarsi ai gusti di ognuno. Gli allevamenti di salmone norvegese sono noti in tutto il mondo. In Norvegia, il salmone viene proposto crudo, affumicato o marinato con l’aneto, in zuppa o come secondo piatto, in tranci carnosi, cotti al vapore o grigliati sulla piastra.
Anche il merluzzo, come il salmone, è l’ingrediente base di molti piatti norvegesi. Oltre al merluzzo, in Norvegia sono molto diffusi anche il baccalà e lo stoccafisso, le sue due varianti principali. Questo pesce viene proposto in tanti modi: nella zuppa oppure come secondo piatto.
Alcuni ristoranti norvegesi propongono la bistecca di balena, un piatto molto particolare, adatto per chi ama i sapori forti o per chi è curioso di assaggiare tipicità locali. La carne di balena ha infatti un gusto molto particolare, che ricorda un po’ il fegato; e come consistenza è asciutta e stopposa.


Insieme al salmone e al merluzzo, le aringhe sono una specialità ittica molto diffusa in Norvegia. Il piatto più tradizionale a base di aringhe è il gammeldags sursild, che prevede una marinatura agrodolce con aceto e zucchero.
Fra i piatti tipici norvegesi a base di pesce, non si può non citare il granchio reale, una pregiata prelibatezza tipica della Norvegia. The King Crab è un crostaceo presente in una specifica zona del nord della Norvegia, nei pressi di Kirkenes, al confine con la Russia. Il granchio reale è un crostaceo gigante: basti pensare che gli esemplari di medie dimensioni possono pesare circa 6 kg, ma sono stati trovati alcuni esemplari anche di 10 kg per 1,5 metri di lunghezza!
Mangiare il King Crab in Norvegia è un vero e proprio lusso. Per la sua rarità e per la bontà delle sue carni, questo crostaceo è infatti molto costoso. Tuttavia, durante un viaggio in Norvegia, è un lusso che ci si può concedere almeno una volta, proprio come abbiamo fatto noi!
Essendo gigantesco, il granchio viene servito, cotto al vapore, già tagliato in più parti. La sua polpa è molto carnosa e succulenta. Una vera delizia!

Come spiegato fin dall’inizio, la cucina norvegese non si basa solo sull’attività ittica. Anche l’entroterra, infatti, fornisce prodotti animali da cui ricavare carni.
In Norvegia, molto spesso, si trova da mangiare la carne di alce. Dal sapore simile al cervo, l’alce è una carne prelibata, anche se piuttosto dura e spessa.
In Norvegia vivono oltre 250.000 renne che vengono allevate dai Sami. È abbastanza facile, dunque, che durante un viaggio in Norvegia venga proposta carne di renna. Magra e deliziosa, la carne di renna viene utilizzata in molti piatti e negli stufati tradizionali.
Oltre che da renne e alci, le foreste norvegesi sono abitate da un gran numero di cervi. La carne di cervo viene lavorata con vari metodi: essiccata, affumicata o stagionata. In Norvegia il cervo viene spesso servito come bistecca.
Fra i piatti di carne tipici della cucina norvegese compare anche la pernice. Molto apprezzato è, in particolar modo, il petto, che risulta tenero e dal gusto delicatamente selvatico; le altre parti sono invece caratterizzate da un sapore più forte e deciso.

Ora che abbiamo visto gli ingredienti base della cucina norvegese, passiamo a descrivere alcuni dei suoi piatti tipici.
Il Fårikål è stato eletto piatto nazionale della cucina norvegese negli anni ’70. Si tratta di una pietanza a base di montone cotto con le ossa, cavolo cappuccio, farina di frumento e pepe nero. Tutti gli ingredienti vengono stufati per molte ore in una casseruola. Il piatto viene infine servito con patate con la buccia e con la tipica salsa ai mirtilli rossi.
Per una versione un po’ più delicata, molti utilizzano, al posto della carne di montone, la carne di agnello.
Un altro piatto nazionale della cucina norvegese è il pinnekjøtt, una ricetta a base di costolette d’agnello che viene preparata in occasioni speciali, come ad esempio a Natale.
In genere, il pinnekjøtt viene servito assieme a purè, salsicce e purea di rutabaga.
Piatto tipico della Scandinavia, e non solo della Norvegia, il Lutefisk è una pietanza a base di stoccafisso o baccalà, che prima della cottura viene lasciato riposare per una settimana in una marinatura particolare, la ‘lut‘, ossia l’acqua in cui viene fatta bollire la cenere. Questa particolare marinatura dona al pesce una consistenza gelatinosa e un odore acre.


Passiamo ora ai latticini. Il brunost, noto anche come brown cheese, è uno dei formaggi più apprezzati in Norvegia, nonché patrimonio gastronomico e culturale norvegese.
Per i norvegesi, il brunost è una vera leccornia che non manca mai in casa. Prodotto con il siero del latte, è un formaggio a pasta dura, la cui particolarità è la sua colorazione marroncina, provocata dalla caramellizzazione degli zuccheri che sono presenti nel latte, a seguito della bollitura.
Il brunost ha un sapore dolce, caramellato e al tempo stesso con una nota leggermente piccante. Di solito, i norvegesi lo consumano a colazione o a merenda, tagliato a fette molto sottili e spalmato sul pane insieme alla marmellata.
In ogni caso, viene inserito anche in varie preparazioni, dolci e salate: muffin, pancakes, biscotti e pure nello spezzatino di cervo.
I Lefse norvegesi sono una mezza via tra una piadina e una crespella. Si tratta infatti di un pane morbido, fatto cuocere su una piastra di ghisa, che serve poi per accompagnare pietanze sia dolci che salate. La versione burro e cannella è semplice ma deliziosa. Come anche squisita è il suo abbinamento col salmone affumicato.

I più golosi non riusciranno a resistere davanti ai boller. Soffici e golosamente aromatizzati, sono dei piccoli panini che in Norvegia vengono consumati come spuntino a merenda e serviti alle feste di compleanno.
Esistono diverse versioni di boller: con o senza uvetta, con gocce di cioccolato, farciti con caramello, frutti di bosco o brunost.
I cosiddetti skoleboller, ossia i panini scolastici, vengono serviti nelle mense scolastiche a fine pasto. Ripieni di crema pasticcera aromatizzata alla vaniglia, sono decorati con glassa al cocco.
I kanelboller sono una versione particolare dei boller. Dalla particolare forma a spirale, sono aromatizzati con burro, zucchero e cannella. Per gli estimatori di questa spezia, i kanelboller creano dipendenza!
Altre versioni del boller sono quelli arricchiti con zafferano, che si mangiano per la festa di Santa Lucia.

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