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Godafoss, cascata degli Dei in Islanda

Godafoss: la cascata degli Dei in Islanda

Una delle attrazioni più famose dell’Islanda sono le sue numerose cascate. Ognuna con caratteristiche proprie e suggestive leggende. In questo articolo vi parleremo di una delle più famose cascate d’Islanda: Godafoss, la cascata degli Dei.

Godafoss, cascata degli Dei in Islanda

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Dove si trova Godafoss e come arrivare?

Si tratta di una delle attrazioni più visitate nel nord dell’Islanda.

A metà strada tra la cittadina di Akureyri (50 km) e il Lago Mývatn (40 km), il modo più semplice per raggiungerla è in auto partendo da uno dei due punti appena citati, e percorrendo la Ring Road n. 1.
In alternativa, è possibile prenotare una escursione organizzata alla sola cascata oppure una gita più completa che comprende la crociera al lago Myvatn e e poi Godafoss.

Godafoss: leggenda e significato del nome

Come già detto, Godafoss significa “cascata degli dei”. Tale soprannome non è causale ma ha un significato ben preciso e particolarmente importante per la storia dell’Islanda stessa.

Nello specifico, la vicenda di Godafoss è strettamente legata alla cristianizzazione dell’Islanda, avvenuta nell’anno 1000 d.C. Secondo quanto riporta la leggenda, Þorgeir Ljósvetningagoði, uno dei principali governatori dell’isola di quell’epoca, dopo aver bandito il paganesimo nell’Althing di Thingvellir, gettò nelle acque di Godafoss tutti i suoi idoli pagani. Con questo gesto, dalla forte valenza simbolica, egli andò così a sostituire gli dei vichinghi con il Dio cristiano.

Da sempre, il popolo islandese si dimostra tollerante in materia di religione. E infatti, all’epoca, Þorgeir Ljósvetningagoði lasciò liberi i membri della sua tribù nella scelta di seguirlo o di rimanere legati alle antiche credenze pagane.

Attualmente, gli Asatruar, ovvero coloro che hanno mantenuto la fede pagana, costituiscono il 5% della popolazione. Questi ogni anno, in occasione del Solstizio d’estate, si ritrovano presso la cascata per celebrare la Festa della luce e compiono il rito contrario a quello dell’oratore: dalla parte bassa della cascata lanciano verso l’alto gli idoli come a volerli ripristinare al loro posto.

Tuttavia, secondo un’altra leggenda, pare che la cascata Godafoss fosse considerata sacra già prima che avvenisse l’episodio si Þorgeir Ljósvetningagoði.

Gli abitanti dell’epoca vedevano rappresentate nei tre getti principali della cascata le tre divinità più importanti del paganesimo: Odino, Freyr e Thor.

Godafoss: caratteristiche della cascata degli Dei

Godafoss ha avuto origine migliaia di anni fa. Ha una particolare forma a “ferro di cavallo” che crea un semicerchio largo 30 metri e che consente di ammirarla da più prospettive. È formata dal salto che il fiume Skjálfandafljót compie da un’altezza di 12 metri, in un bacino lungo circa 30 metri.

In totale, Godafoss compie un salto di 22 metri. È molto imponente e il lago sottostante regala uno spettacolo mozzafiato.

Godafoss: consigli per la visita

Una volta parcheggiata l’auto, una breve e semplicissima passeggiata conduce al punto panoramico che  si affaccia sul salto dell’acqua. È possibile ammirare Godafoss da due punti di vista:

  • dal basso, partendo da un parcheggio dopo una decina di minuti di cammino, in parte pianeggiante e in parte attraversando un terreno ricco di sassi

  • dall’alto, a 5 minuti in auto dal primo parcheggio

Il sito è a libero accesso. Anche il parcheggio è gratuito.

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In passato, alcuni arditi temerari hanno sfruttato la cascata come una sorta di trampolino di lancio da cui lanciarsi con la canoa, sfidare la forza della corrente e della gravità, mettendo in serio pericolo la loro stessa incolumità. Ne avevate sentito parlare? Cosa ne pensate di queste imprese estreme?

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