Un viaggio lo si apprezza anche a tavola. Per poter dire di conoscere davvero un Paese, è importante assaggiare alcune delle sue specialità gastronomiche.
Il Marocco è un Paese che affascina sempre moltissimo. D'altra parte, un viaggio in Marocco permette di ammirare luoghi dalle atmosfere arabeggianti e di vivere esperienze magiche. Tra Fez e Marrakech, noi abbiamo avuto modo di visitare il Marocco in più occasioni, ed ogni volta questo Paese del Nord Africa ha saputo incantarci con la sua bellezza e le sue atmosfere magiche. Abbiamo così pensato ad un articolo in cui raccontarvi i 5 piatti tipici marocchini da assaggiare almeno una volta.
Andiamo allora a scoprire insieme cosa mangiare in Marocco.
Origini e caratteristiche della cucina marocchina
La cucina marocchina è il risultato degli influssi della sua storia e delle interazioni che nel corso della storia si sono succedute tra popoli e culture. La cucina marocchina è infatti un mix di cucina mediterranea con influenze berbere, indiane e moresche. Una peculiarità della cucina marocchina è il suo largo impiego di spezie ed erbe, come cumino, coriandolo, zenzero, curcuma, anice, pepe nero, menta e prezzemolo.
Oltre ai cibi tipici, che meglio andremo a descrivere nel dettaglio in questo articolo, la cucina marocchina si contraddistingue per il forte senso di ospitalità. Il momento del pasto viene infatti visto come un momento di aggregazione e di convivialità. Le portate vengono servite su grandi vassoi sistemati al centro della tavola, ed ogni commensale si serve direttamente con le mani. Le posate non sono infatti previste a tavola.
Cous cous
Il piatto tipico del Marocco è sicuramente il cous cous. Un piatto dedicato alle festività, che viene proposto in numerose varianti, che cambiano tra le varie città e da famiglia a famiglia. L’ingrediente base è ovviamente il cous cous, granelli di semola dura che vengono fatti cuocere al vapore nell'apposita cuscussiera.
La base di cous cous viene poi condita, a scelta, con carne, verdure o pesce.
Il cous cous vegetariano prevede carote, pomodori, sedano, cipolla, zucchine, ceci e frutta secca. Il cous cous di carne viene invece condito con carne d’agnello (oppure con pollo), mentre la versione col pesce è diffusa nelle aree del Nord del Paese, ad esempio a Tangeri, come anche nei paesi sulla costa, ad esempio ad Essaouira.
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Tajine
A pari merito con il cous cous, un altro piatto tipico della cucina marocchina è la tajine. Anzitutto, è bene specificare che il termine “tajine” non si riferisce al piatto da mangiare, ma al particolare contenitore che viene usato per preparare e servire il piatto stesso. La tajine è un contenitore in terracotta composto da 2 parti: un piatto piano coi bordi rialzati e un coperchio a forma conica, con un buco sulla sommità.
Grazie alla sua particolare forma, la tajine permette di ottenere uno speciale tipo di cottura, che tende a stufare nella parte superiore e a gratinare in quella inferiore. In ogni caso, per ottenere un piatto buono e succulento, la preparazione richiede molto tempo.
Come per il cous cous, anche la tajine è proposta in diverse varianti. A base di carne, pesce o vegetariana. Ovviamente, qualunque versione di tajine prevede l'impiego di numerose spezie, fra cui pepe, cannella, paprika dolce, zenzero, curcuma e zafferano.
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Harira
L’harira è una tipica zuppa marocchina che nel Paese ha un forte significato simbolico, in quanto è il piatto che viene spesso consumato durante il Ramadan (ovviamente dopo il tramonto, quando è possibile spezzare il lungo digiuno). Anche dell'harira esistono diverse varianti. In ogni caso, gli ingredienti base sono ceci e lenticchie e, come sempre, una gran quantità di spezie, come zenzero, curcuma, cannella, cumino e prezzemolo. Molti arricchiscono l'harira con verdure e carne, soprattutto manzo o agnello.
Pastilla
La pastilla è un tipico street food marocchino, che però viene anche servito come portata principale nei ristoranti delle principali località turistiche del Marocco. È una specie di torta salata, dal particolarissimo sapore, che unisce dolce e salato.
La pastilla si presenta come un fagotto di pastasfoglia o pasta fillo, riempito con carne tritata, frutta secca, uvetta e spezie. La versione originale prevede il ripieno a base di carne di piccione ma, oggigiorno, per accontentare tutti, sono molto diffuse le varianti con carne di pollo, agnello e addirittura pesce.
L'esterno, viene infine decorato con zucchero a velo e cannella.
Proprio per questo mix di sapori dolci e salati, la pastilla è un piatto marocchino molto particolare che non a tutti piace ma che, almeno una volta, val la pena provare.
La pastilla marocchina trae origine dalla Spagna islamica. Dopo la caduta di Granada, infatti, i musulmani in cerca di rifugio in Maghreb, portarono con sé anche le loro tradizioni culinarie, fra cui appunto la pastilla.
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Pollo con olive e limone
Un piatto tipico del Marocco, proposto praticamente in tutti i ristoranti, è il gustosissimo pollo con limone e olive. Si tratta di pollo fatto marinare con olio, fette di limone e spezie varie, e poi cotto insieme alle olive e alle fette di limone, in un contenitore di terracotta, lo stesso in cui il piatto viene poi servito. La pietanza viene portata in tavola bollente e sfrigolante.
Cosa mangiare in Marocco a colazione
La colazione tipica marocchina è composta da varie portate, soprattutto dolci. Se durante il vostro soggiorno in Marocco alloggiate in un riad (tipica struttura ricettiva in stile moresco), a colazione vi verranno servite molte pietanze. Anzitutto, yogurt, succo d’arancia fresco e frutta fresca. E poi baguette con burro e marmellata ed altre pietanze dolci tipiche marocchine come il baghrir e il msemen, di cui parleremo a breve. Da bere, a scelta, tè o caffè.
Baghrir
I baghrir marocchini sono una specie di pancakes, dalla consistenza morbida e spugnosa, e cosparsi di tanti piccoli forellini. Ecco perché sono infatti chiamati anche “pancake dai mille buchi”. Dalla consistenza molto morbida, sono più spessi rispetto alle classiche crepes. In genere vengono farciti con miele e burro fuso ma, per i nostri gusti occidentali, è più apprezzato l'abbinamento con marmellata o crema al cioccolato.
Spesso, nei riad e negli hotel dove viene servita una colazione continentale, è facile trovare anche omelette, dolci marocchini e dolci francesi come i croissant.
Msemen
Chiamato anche malawi, murtabak o malawah, il msemen è una specie di crepes piuttosto spessa che, nella consistenza, ricorda il pane tipico del Maghreb. L'impasto è formato da acqua, farina, lievito, semolino, zucchero e burro chiarificato. Da questo impasto si ricavano vari strati sottili di pasta, che poi vengono sovrapposti e piegati fra loro, in modo da formare una sorta di frittella che viene cotta su una piastra calda, unta con burro o olio. Nella Medina è facile incontrare botteghe dove le donne preparano questo particolare tipo di pane. Come spuntino, di solito il msemen viene farcito con carne o verdure. A colazione, si accompagna bene a marmellate e cioccolato.
Cosa bere in Marocco
Un articolo di approfondimento su cosa mangiare in Marocco non può non comprendere un focus speciale sullo squisito tè alla menta, la tipica bevanda che viene servita sempre, in ogni momento della giornata. Caldissimo (al limite del bollente), profumatissimo e servito in maniera altamente scenografica con caduta dall'alto, il tè alla menta è un vero e proprio rito prima ancora che una bevanda.
Tè alla menta marocchino
Una costante di un viaggio in Marocco è il tè alla menta, che è simbolo di ospitalità. Viene offerto e servito sempre ed ovunque, in ogni momento della giornata, anche dai venditori del souk durante la contrattazione per l'acquisto di qualche prodotto artigianale e all’interno di un villaggio berbero in mezzo al deserto.
Nella sua semplicità, il tè alla menta è una bevanda deliziosa. L'infuso viene aromatizzato con tante foglie di menta fresca, servito caldissimo e dolcissimo. È un vero e proprio spettacolo il servizio. Il tè alla menta viene infatti servito alzando la teiera molto in alto. La tecnica prevede inoltre che vengano eseguiti almeno 3-4 travasi nel bicchiere in modo che la bevanda si insaporisca per bene.
Come spiegato, in Marocco – come anche negli altri paesi del Maghreb - il tè alla menta è segno di convivialità e generosità. Fa parte del galateo locale; pertanto, rifiutarne una tazza è considerato scortesia.
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