Il nostro viaggio nel Nord della Norvegia fino a Capo Nord, passando per le Lofoten.
Quando si parla di Norvegia, molti pensano ai fiordi. Sicuramente, sono un'attrazione naturalistica bellissima, ma la Norvegia è anche molto altro. Basti pensare che è proprio qui che si trova Capo Nord, il punto più alto del Mondo. Senza poi dimenticare le incantevoli isole Lofoten, che sembrano uscite da un libro di fiabe.
Se state pensando ad un viaggio in Norvegia itinerante e che non comprenda solo i famosi fiordi, siete nel posto giusto! In questo post vi racconteremo la nostra esperienza in Norvegia. Uno dei viaggi che porteremo sempre nel cuore perché è stata la prima vera vacanza post pandemia da Covid-19, periodo durante il quale abbiamo davvero temuto di non poter più a tornare a viaggiare...
Come già abbiamo avuto occasione di raccontarvi, appena finito il lockdown, eravamo "fuggiti" alle Canarie a fare i nomadi digitali, approfittandone anche ovviamente per visitare le attrazioni più belle di Lanzarote, l'isola più selvaggia di tutte. Ad agosto 2021, poi, per le canoniche ferie estive, abbiamo invece puntato verso Nord. Le destinazioni estere aperte erano ancora molto poche, così come invece erano numerose e complicate le limitazioni e i disbrighi formali, tra vaccini, tamponi (rapidi e molecolari), periodi di quarantena all'arrivo etc...
Insomma, un gran caos! Per tutti questi motivi, abbiamo così deciso di andare in Norvegia, affidandoci però questa volta ad un tour operator (cosa piuttosto insolita per noi). Ma in quel momento ci è parsa la soluzione migliore e più sicura. Abbiamo attraversato la Norvegia da Oslo a Capo Nord con Giver. Il top di gamma per i Paesi scandinavi e il Nord del Mondo. Qui di seguito vi riportiamo il nostro itinerario, dunque: ecco cosa vedere e cosa fare in una settimana in Norvegia, da Oslo a Capo Nord facendo tappa anche alle Lofoten.
Norvegia: itinerario di una settimana
Entriamo ora nello specifico del nostro viaggio. Ecco qui di seguito il nostro itinerario giorno per giorno. Per gli approfondimenti delle singole tappe, ci sono ovviamente i link interni che rimandano agli appositi articoli.
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Oslo
Siamo arrivati in Norvegia con l'aereo, con volo di linea diretto della compagnia SAS. La prima tappa del nostro viaggio, ovviamente, è stata Oslo, la capitale. Una città che ci ha piacevolmente sorpresi. Se ne sente parlare molto poco e, spesso, per i weekend “mordi e fuggi” non viene quasi mai presa in considerazione. In realtà, Oslo è una città giovane, dinamica e piena di attrazioni da vedere. Oltre al Palazzo Reale, ai musei famosi e al celebre Municipio noto per essere la sede dove ogni anno a dicembre viene consegnato il Premio Nobel, ci sono tantissimi spazi verdi che i locals amano vivere soprattutto durante la bella stagione.
Noi abbiamo soggiornato all'hotel Clarion The Hub, in posizione strategia, vicino alla stazione e direttamente collegato con il viale principale che porta al Palazzo Reale.
Se volete scoprire più nel dettaglio tutto quel che c'è da vedere ad Oslo, correte a leggere l'approfondimento"Oslo: cosa vedere nella capitale della Norvegia".
Bodø – Svolvær - Isole Lofoten
Da Oslo, abbiamo quindi preso un aereo interno che, in 1 ora e mezzo circa, ci ha portati a Bodø. Qui abbiamo cenato e fatto una breve passeggiata dopocena. Se ad Oslo le temperature erano miti, più o meno come la nostra primavera, a Bodø abbiamo cominciato a tirar fuori dalla valigia giubbotti, sciarpe e cappelli. Sita nella contea di Nordland, Bodø si trova appena al di là del Circolo Polare Artico. La località non offre nulla di speciale ma è nota come la base ideale per partire alla volta delle isole Lofoten.
A Bodø abbiamo soggiornato all'hotel Radisson Blu Hotel, in posizione comodissima, proprio davanti al vecchio porto.
L'indomani mattina, infatti, dopo una sveglia all'alba, ci siamo imbarcati su un traghetto diretto a Moskenes. Una navigazione di 3 ore circa ci ha condotti verso l’arcipelago delle Isole Lofoten, famose per i paesaggi in cui emerge distintamente il contrasto tra le serene vedute costiere e i picchi alpini. Una volta sbarcati, abbiamo proseguito il nostro viaggio alla volta di Å, pittoresco villaggio di pescatori caratterizzato dalle tipiche casette in legno colorate di rosso. Non a torto, Å è considerato il più bel villaggio delle Lofoten!
Dopo pranzo ci siamo quindi diretti verso Svolvær, importante porto commerciale nonché capoluogo delle Lofoten.
Qui abbiamo dormito all'hotel Thon Hotel Lofoten, dalla camera si può ammirare un panorama mozzafiato. In alcune camere è presente pure un binoccolo!
Tromsø
Giornata di lungo trasferimento.
Costeggiando buona parte dell'arcipelago delle Lofoten, e attraversando vari ponti adagiati sui fiordi, siamo giunti a Malselvsfossen per una breve pausa. Dopodiché, abbiamo ripreso il viaggio fino ad arrivare quasi ormai ad ora di cena a Tromsø. Situata sull’isola di Tromsøya, nella Lapponia norvegese, Tromsø è la città più settentrionale del Mondo. Con oltre 50.000 abitanti, si trova infatti a 350 km a nord del Circolo Polare Artico. Dinamica e multiculturale, è una deliziosa cittadina che merita una visita. In occasione del nostro viaggio estivo in Norvegia, purtroppo non siamo riusciti a visitarla a causa dei ritmi serrati dell'itinerario (com'è tipico dei tour di gruppo...).
Tuttavia, abbiamo avuto modo di esplorare Tromsø visitandola per bene l'inverno successivo, in occasione del nostro viaggio in Lapponia norvegese. Se siete curiosi di sapere tutto quel che ha da offrire Tromsø e cosa c'è da vedere, leggete il nostro articolo “Lapponia norvegese: cosa vedere a Tromsø in inverno oltre all'Aurora Boreale”.
Qui a Tromsø abbiamo dormito al famosissimo Clarion Hotel The Edge, proprio davanti al canale che separa l'isola dalla terraferma. Dalle camere si può scorgere la Cattedrale Artica, uno spettacolo incredibile quando, di sera, si illumina.
Alta
Di buon mattino abbiamo ripreso il nostro viaggio. Con un traghetto abbiamo attraversato i meravigliosi Ullsfjord e Lyngenfjord. Dicono che i fiordi più belli della Norvegia siano quelli nella parte sud (che noi non abbiamo avuto modo di ammirare). Ma anche questi non ci hanno di certo deluso!
Il viaggio è poi proseguito via terra lungo la bella strada costiera, fino a raggiungere, nel tardo pomeriggio, Alta. Situata nella parte più interna dell'Altafjord, Alta è la più grande città nella contea più settentrionale della Norvegia. Immersa in un'area caratterizzata da foreste, altipiani e paesaggi sia costieri che montani, è famosa per le incisioni rupestri a Hjemmeluft, un insediamento che risale al periodo compreso tra il 4200 e il 5000 a.C. Questo sito archeologico costituisce un'importante testimonianza dell'attività umana in epoca preistorica nell'estremo Nord. Per tal motivo è protetto dall'UNESCO.
Siete curiosi di vedere più da vicino queste incisioni e saperne qualcosa di più sul loro significato? Leggete l'articolo "Alta, Norvegia: cosa vedere nella città delle incisioni rupestri Patrimonio Unesco".
Ad Alta non ci sono moltissime scelte di alloggio, noi abbiamo dormito allo Scandic Alta, che condivide il parcheggio con la cattedrale simbolo della città.
Alta – Hammerfest - Capo Nord
Il viaggio prosegue e, da Alta, abbiamo raggiunto Hammerfest, la cittadina più settentrionale del Mondo. Dopo una breve visita, siamo poi ripartiti alla volta di Honningsvåg, punto base per la nostra escursione serale a Capo Nord, l'estrema punta settentrionale d’Europa che si trova a 71°10’21” di latitudine nord.
Qui abbiamo dormito all'hotel The View, solo il nome vi può far immaginare lo spettacolo da questo albergo. Strepitosa poi la cena a base di granchio reale...
Honningsvåg – Alta – Oslo
L'indomani, lasciata l'isola di Magerøya, siamo quindi rientrati nella Norvegia continentale fino a ritornare ad Alta dove, un volo di linea, ci ha riportati ad Oslo.
Oslo
Con più di mezza giornata libera a disposizione, abbiamo visitato Oslo in tutta calma e in completa autonomia. Abbiamo così potuto rivedere ciò che più ci aveva colpito a inizio tour con la visita guidata e, soprattutto, siamo andati alla ricerca di altri angoli un po' più nascosti e meno turistici.
Nel tardo pomeriggio abbiamo poi raggiunto l'aeroporto per prendere il volo che ci ha riportato in Italia.
Breve ma molto intenso, questo viaggio in Norvegia ci ha davvero entusiasmati perché abbiamo visto paesaggi continuamente diversi. Ciò che più ci ha colpito è il fatto che, a mano a mano che si procedeva nella parte più a nord della Norvegia, la natura si faceva più aspra e la densità abitativa sempre più rada. Pur trovandoci in Europa, abbiamo toccato con mano di quanto sia diverso e difficile (?) il modo di vivere di alcune popolazioni che si ritrovano in lande desolate e sperdute, e in condizioni climatiche davvero estreme! In agosto, per tutta la durata della seconda parte del nostro viaggio, noi eravamo abbigliati come se fosse inverno, con tanto di guanti, sciarpa e cappello. Questo può solo far immaginare come possano essere le condizioni climatiche in queste zone già a partire da inizio autunno! Senza poi dimenticare il fattore delle pochissime ore di luce.
Siete mai stati in Norvegia? Quale zona avete visitato e in quale periodo dell'anno?
Raccontateci la vostra esperienza nei commenti!
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