Mykonos, nell'arcipelago delle Cicladi, è da sempre considerata l'isola del divertimento. Quando si pensa a Mykonos, nell'immaginario comune, subito vengono in mente le folli feste in spiaggia che, in estate, durano tutta la notte con musica sparata a gran volume.
Ma Mykonos non è solo questo...
Mykonos ha tanti meravigliosi angoli nascosti: Sicuramente, fiore all'occhiello dell'isola è la città stessa di Mykonos, caratterizzata da casette bianche con porte e finestre blu, vicoli labirintici, chiesette, boutique gallerie d'arte. Il tutto sormontato da antichi mulini a vento che danno vita allo sky-line più noto della località.
Grazie a tutti questi elementi, Mykonos è quindi l’isola che può piacere e accontentare tutti: coppie o famiglie in cerca di relax , giovani in cerca di divertimento sfrenato, vip e influencer in cerca dell'angolo più instagrammabile da postare sul proprio profilo. Senza ovviamente dimenticare gli appassionati di sole caldo, mare turchese e spiagge dorate.
Era da un po' di tempo che Mykonos ci frullava in testa... Amanti dei posti caratteristici e – com'è ben noto - della fotografia, volevamo godercela passeggiando tra i suoi candidi vicoli ed immortalando i suoi angoli pittoreschi. Proprio per questo motivo, e per il fatto che non amiamo le classiche vacanze di mare (e, men che meno la folle movida), non l'abbiamo mai considerata come meta per le ferie di agosto. Abbiamo quindi scelto di visitare Mykonos durante un weekend primaverile, a cavallo tra aprile e maggio.
Mykonos: come arrivare
In alta stagione, Mykonos è ben collegata con l'Italia. Ci sono partenze da vari aeroporti italiani. La tratta è servita anche da compagnie low cost. Noi abbiamo trovato una buona combinazione con Easy Jet. Il volo diretto dura circa 2 ore e mezza. In bassa stagione non ci sono voli diretti dall’Italia. Bisogna fare scalo ad Atene e, da lì, prendere un volo nazionale oppure un traghetto per Mykonos, in partenza dai porti del Pireo e di Rafina.
Nel nostro caso, una volta atterrati all'aeroporto, abbiamo raggiunto la città con un taxi. La distanza è di circa 5 km e il tragitto dura solo una decina di minuti. La tariffa è fissa ed è pari a 15,00 euro.
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Mykonos: cosa vedere in 1 giorno
Se, come noi, volete visitare solo la città di Mykonos, un giorno è più che sufficiente. La cittadina è davvero piccola e la si gira tranquillamente a piedi.
I mulini di Mykonos
L'immagine “cartolina” di Mykonos ha per protagonisti i suoi mulini. Costruiti nel XVI secolo, per molti anni hanno rappresentato un elemento fondamentale di sviluppo per l’isola. Grazie ai venti favorevoli, sono infatti stati usati per la macinazione dei cereali. Il veniva coltivato direttamente a Mykonos e la farina prodotta esportata poi all’estero.
Quando poi, col passare del tempo, l’economia dell’isola si è sempre più incentrata sul turismo, i mulini hanno perso la loro funzione originaria e sono diventati un'attrazione turistica.
Ridipinti e ristrutturati, i mulini di Mykonos sono il luogo ideale per la classica foto-ricordo.
Little Venice
Più o meno, in ogni parte del Mondo, c'è una “Piccola Venezia”. La Little Venice di Mykonos costituisce uno dei quartieri più caratteristici e turisticamente apprezzati del capoluogo. Situata sul lato destro della baia di Alefkandra, è caratterizzata da casette bianche con infissi blu, azzurri o verdi, concentrate in labirintici vicoletti dove si sussegue un gran numero di bar, ristoranti e negozietti dove acquistare souvenir e prodotti artigianali. La particolare denominazione “Little Venice, si riferisce al fatto che la prima schiera di case “galleggia” proprio sul mare. Esattamente come accade a Venezia. Questi edifici, che presentano un piano in più rispetto alle altre case del paese (che sono al massimo su 2 piani), un tempo, erano le residenze di ricchi mercanti. Oggi, questi palazzi sono sedi di boutique, locali e ristoranti dove fare un aperitivo o godersi una cena “a filo d'acqua”, con splendida vista sugli antichi mulini.
Il momento ideale per ammirare un panorama superlativo è l'ora del tramonto. Al calar del sole, infatti, la risacca si tinge d’oro e dona al quartiere suggestive sfumature.
Panagia paraportiani
La chiesa più antica nonché la più famosa di Mykonos si trova nel quartiere del Kastro, a breve distanza da Little Venice. Panagia Paraportiani è il risultato architettonico particolare della fusione di 5 piccole chiese, costruite nella tipica architettura cicladica, in calce bianca. La prima chiesetta venne edificata nel 1475, l'ultima nel 1600. Quattro chiese fungono da base. La quinta, le sovrasta tutte, con tanto di cupola.
'Panagia' significa “Maria Vergine”. 'Paraportiana' significa “porta interna”, in riferimento al fatto che questa chiesa venne edificata attorno a una delle porte antiche sulla cinta muraria che, anticamente, aveva la funzione di proteggere la città e il forte.
Purtroppo, la chiesa è quasi sempre chiusa. Tuttavia, già ammirarla dall’esterno è un gran bello spettacolo. Il bianco cangiante della calce emana una luce particolare ad ogni ora del giorno. All'ora del tramonto, ad esempio, il candore delle mura fa risaltare ancora di più i colori intensi del tramonto di Mykonos.
Chiesa cattolica di Panagia Rodario
L'unica chiesa cattolica dell'isola. Si trova nel quartiere di Little Venice. L'edificio, ovviamente di un bel bianco cangiante – si riconosce facilmente per la caratteristica cupola azzurra. Venne costruita nel 1668 e rinnovato un decennio più tardi. Un incendio del 1991 provocò gravi danni. Venne riaperta per le funzioni religiose 6 anni dopo.
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Matoyianni street
La strada dello shopping e della movida di Mykonos. Si tratta di una via lunga e stretta, che ha inizio vicino al porto vecchio ed arriva fin quasi a Little Venice. Lungo il percorso, si incontrano negozi di ogni tipo: dall’alta moda al pret a porter, negozietti artigianali e gallerie d'arte. Non mancano ovviamente bar e ristoranti che rispecchiano appieno la vocazione cosmopolita dell'isola.
Nonostante l'impronta prettamente commerciale, Matoyianni ha conservato intatte le caratteristiche peculiari del tessuto urbano greco. Basta svoltare in uno dei tanti vicoletti che si diramano dall’arteria principale per ritrovare gli elementi tipici dell’architettura cicladica: casette bianche, porte e finestre blu o azzurri e balconi fioriti.
Mykonos e la storia del pellicano Petros
Passeggiando tra i vicoli della Chora, il centro storico di Mykonos, ci siamo imbattuti in un goffo pellicano dalle rosee sfumature che passeggiava tranquillamente tra i tavoli di un ristorante.
Al momento siamo rimasti sconcertati, ma, poi, il cameriere del ristorante, ci ha raccontato la singolare storia di Petros.
Petros e il pellicano simbolo dell’isola di Mykonos.
L'”autentico” Petros approdò sull’isola nel 1954, dove fu ritrovato da un pescatore che si prese cura delle sue ferite. Una volta guarito, però, il pellicano decise di non lasciare più la sua nuova dimora e così, poco alla volta, divenne “la mascotte” della gente del posto che, ancora oggi, lo considera simbolo di fortuna e buon auspicio.
Il Petros “originale” morì nel 1986.
Per sopperire alla sua mancanza, alcune celebrità decisero di donare all’isola altri tre pellicani: una femmina (Irene) e due maschi, di cui uno chiamato Petros.
Come abbiamo detto all'inizio, Mykonos è la panacea per chi ha voglia di divertimento e chi è alla ricerca di mare cristallino. Tuttavia, è così bella che sarebbe un po' sprecato andarci solo per fare vita da mare e festaiola. Per apprezzare Mykonos in tutta la sua meravigliosa bellezza – e senza la calca dei turisti estivi – sicuramente i periodi migliori sono la primavera e i mesi di settembre/ottobre.
Siete mai stati a Mykonos? Come l'avete vissuta? Vi è piaciuta o ha deluso le vostre aspettative? Raccontatecelo nei commenti.