Il nostro viaggio nell'India del Sud Kerala e Tamil Nadu in fai da te: ecco il nostro itinerario.
L'India vi affascina? Avete già visitato il Rajasthan e siete curiosi di sapere com'è un'altra parte dell'India? Volete ammirare da vicino gli enormi e coloratissimi templi in stile dravidico? E ancora, avete voglia di esplorare la lussureggiante natura del Kerala e farvi coccolare con una serie di massaggi e trattamenti ayurvedici?
Se avete risposto di sì ad almeno una di queste domande, continuate a leggere questo articolo. Vi racconteremo tappa dopo tappa il nostro viaggio nell'India del Sud, alla scoperta del Tamil Nadu e del Kerala.
Un viaggio che ci stupito molto piacevolmente, e che ci ha offerto la visione di un'India che è tutt'altro rispetto al Rajasthan.
India del sud: quando andare
In India del Sud c'è un clima tropicale, caratterizzato dai monsoni durante i mesi estivi. Il periodo migliore per visitare l'India del Sud è quindi il nostro inverno, in particolare, da novembre a marzo. Noi ci siamo stati durante le festività della fine dell'anno, e infatti abbiamo trovato un clima piacevole. In Tamil Nadu c'era un caldo sopportabile. Nella regione del Kerala, il clima era un po' più fresco, anche se umido. La mattina c'era addirittura la nebbia ed era piacevole indossare una felpa. Poi, di giorno, la giornata si scaldava, mentre la sera la temperatura scendeva nuovamente. Il clima era quindi molto gradevole. L'unica pecca era purtroppo rappresentata dalle zanzare. Il Kerala è una regione verdissima e con una natura lussureggiante: stupenda da visitare ma con l'inconveniente della costante presenza di questi famelici insetti.
India del Sud: cosa vedere
L'India del Sud è un tripudio di templi colorati, palazzi sfarzosi e natura lussureggiante. Queste sono, in estrema sintesi, le caratteristiche delle regioni Tamil Nadu e Kerala. Inoltre, per chi avesse più tempo a disposizione rispetto ai nostri 12-13 giorni, si può fare anche un po' di mare nella zona di Goa.
India del Sud fai da te: il nostro itinerario tra Tamil Nadu e Kerala
Ripercorriamo insieme il nostro itinerario nell'India del Sud, con tutte le tappe effettuate.
Chennai
Il nostro volo atterra a Chennai poco dopo la mezzanotte. Ci trasferiamo quindi subito in hotel per riposare e cercare di superare il jet-lag. L'indomani, andiamo alla scoperta di Chennai, nota anche come la “Porta del Sud”, si tratta della quarta città più grande, nonché una delle più prospere del Paese.
A Chennai visitiamo l'enorme ed interessantissimo museo e il Forte di St. George, l'edificio del Segretariato. Passiamo poi agli edifici religiosi. Nell'India del Sud non è raro imbattersi in molte chiese cattolico-cristiane. Chiaro retaggio delle influenze francesi, sono oggi frequentate sia dai cristiani che dagli induisti, in un clima di pacifica convivenza. A Chennai, visitiamo quindi la candida Cattedrale di San Tommaso e il tempio di Kapaleeswarar dedicato a Shiva. Siamo fortunati e, proprio in questo primo tempio indiano che visitiamo (nel corso di tutto il viaggio avremo modo di visitarne decine), la nostra visita coincide con una delle numerosissime celebrazioni religiose che animano i templi indiani. Oltre ad ammirare quindi la struttura e le decorazioni di questo tempio colorato e in stile dravidico, ci troviamo subito immersi nella tipica atmosfera indiana, fatta di eventi festosi ed anche di momenti di preghiera e profonda riflessione.
Mahabalipuram
Ci spostiamo verso sud per raggiungere Mahabalipuram, una interessantissima città storica a 60 km da Chennai. Patrimonio Unesco, è una delle località archeologiche più importanti di tutta l’India. Per visitare i suoi templi più importanti impieghiamo una intera giornata. Mahabalipuram è come un “museo a cielo aperto”. Le tappe più interessanti a Mahabalipuram prevedono le seguenti visite:
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la “Discesa del Gange” o “Penitenza di Arjuna”, un bassorilievo lungo 29 metri e alto 9, scolpito in rilievo su una enorme roccia
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i Cinque Ratha: strutture monolitiche scolpite in un unico blocco di granito, che furono costruite tra il 630 e il 728 d.c., per volontà della dinastia Pallawa, in onore di Vishnu e Shiva
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la Krishna’s Butterball: un gigantesco masso posto in bilico sulla cima di una collina
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lo Shore Temple: tempio decorato in romantica e suggestiva posizione sul mare
La descrizione dettagliata dei vari templi e informazioni per la visita le trovate nel nostro articolo dedicato a Mahabalipuram e i templi del Sud dell'India.
Pondicherry
Il nostro viaggio prosegue e facciamo tappa a Pondicherry, antica colonia francese (dal 1674 al 1954) ancora oggi divisa in 2 parti: la Ville Blanche o “Città Bianca” e la Ville Noire o “Città Nera”.
Visitiamo l'Arulmigu Manakula Vinayagar Temple, il tempio dedicato a Ganesh, affollato di tanti fedeli, numerose chiese cattoliche, come la Basilica del Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa di Nostra Signora degli Angeli e la Cattedrale dell’Immacolata Concezione. Concludiamo infine la giornata con una bella passeggiata sul lungomare, lungo il quale troneggia il memoriale dedicato a Gandhi.
Una accurata descrizione di tutto quel che c'è da vedere a Pondicherry la potete trovare nel nostro articolo dedicato "Cosa vedere a Pondicherry, o Puducherry, un angolo francese in India".
L'India del Sud (e l'India in generale) è famosa per la spiritualità e per gli ashram. Non sono rari i casi di europei o persone occidentali che si sono trasferite in queste comunità. Durante il nostro viaggio nell'India del Sud abbiamo avuto modo di visitare una realtà del genere, anche se non un vero e proprio ashram. A pochi chilometri da Pondicherry, facciamo una sosta di mezza giornata ad Auroville, una città "sperimentale" o, per meglio dire, una "comunità intenzionale", che venne fondata nel 1968 da “la Madre”, la francese Mirra Alfassa, compagna spirituale di Auribindo, sulla cui visione si fonda proprio Auroville. Una sorta di città universale dove uomini e donne, di ogni nazionalità e credo, possono vivere in pace ed armonia.
Tanjore
Proseguiamo ancora verso sud e raggiungiamo Tanjore, l'antica capitale del regno dei Chola. Qui, presto la mattina, visitiamo il Tempio di Brihadeshwara. Costruito nell’XI secolo dal re Chola Raja Chola I, il tempio è dedicato a Shiva e dal 1987 è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Inserito in una enorme area verde, il tempio è costituito da varie strutture in pietra e granito, tutte finemente decorate con bassorilievi scolpiti. Si tratta di uno dei templi più maestosi ed affascinanti dell'India, sempre molto affollato di fedeli e turisti.
Di grande interesse storico ed artistico sono poi il Palazzo e il Museo della città. Un ampio edificio con due imponenti torri, che ospita anche una biblioteca e una galleria d’arte.
Trichy
Viaggiando in direzione Madurai, facciamo una sosta a Trichy o Thiruchirapalli, nota anche come Trichinopoly, Tiruchi e Sirapoli. In particolare, ci fermiamo lungo le sponde del fiume Kaveri, uno dei più grandi fiumi dell'India, considerato sacro dagli induisti. Qui, infatti, abbiamo modo di assistere in prima persona a momenti di profonda spiritualità quotidiana, in un luogo sacro che ricorda moltissimo il Gange ma che, però, non è un'attrazione turistica come ormai è diventato il Gange. Seppur in maniera molto più modesta e contenuta, qui si vedono infatti gli stessi riti che vengono svolti lungo il Gange, con santoni (Sadhu) che impartiscono benedizioni e i fedeli che fanno il bagno nel fiume o che lavano addirittura i panni nelle sue acque, per poi stenderli sulle scalinate (ghat) che scendono al corso d'acqua.
Madurai
Viaggiando sempre verso sud, arriviamo finalmente a Madurai. L'attrazione più importante e più famosa è il Tempio di Meenakshi. Dedicato a Parvati e a Shiva, è un tempio enorme, con più ingressi. Da lontano è un bel colpo d'occhio, in quanto si tratta di un tipico tempio indiano in stile dravidico, con monumentali gorupa riccamente decorati con statue colorate con tinte vivaci e sgargianti. Qui, ogni giorno fanno visita 15.000 visitatori.
Una volta entrati all'interno del tempio, varcando uno dei monumentali portali d'ingresso, si passeggia tra i vari templi, ammirando le circa 33.000 sculture.
Essendo un tempio così tanto importante, le regole sono molto rigide.
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Una volta all'interno del tempio non è possibile fare foto.
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L'accesso al santuario principale è concesso solamente ai fedeli hindu.
A Madurai visitiamo anche il Tirumala Nayak Mahal, quello che una volta era il Palazzo Reale. Si tratta di un palazzo maestoso e molto scenografico, che fonde elementi di stile dravidico e islamico.
Infine facciamo un giro al Flower market, dove gli abitanti locali acquistano i fiori o le ghirlande già composte da portare nei templi.
Thekkady
Entriamo finalmente nella regione del Kerala e soggiorniamo 2 giorni a Thekkady. Il Kerala è molto naturalistico e, infatti, viviamo fantastiche esperienze a contatto con la natura. Visitiamo una piantagione di spezie e facciamo una gita in battello sul lago Periyar per ammirare la fauna locale, costituita principalmente da uccelli acquatici, come airone cenerino e martin pescatore. Prima di cena ci godiamo uno spettacolo d Kathakali, una delle principali forme di danza del Kerala. Molto stilizzata, questa danza/pantomima narra un dramma tratto dai racconti della storia e tradizione locali, ed è caratterizzata da trucchi e costumi molto elaborati, gesti e movimenti definiti ed eseguiti in perfetta sintonia con la musica che accompagna dal vivo la performance.
L'indomani viviamo un'altra giornata avventurosa, con un safari in 4x4 tra le piantagioni di tè. Un paesaggio incantevole dove facciamo numerose soste per scattare foto memorabili.
La regione del Kerala è nota per l'ayurveda. Proprio in questa regione dell'India meridionale, infatti, circa 3000 anni fa, si è sviluppata l’antica medicina e filosofia ayurvedica, un mondo terapeutico caratterizzato da varie tipologie di massaggi, eseguiti con oli profumati. Non potevamo non approfittarne e, la sera, ci rilassiamo con un massaggio ayurvedico total body.
Alleppey
Ci trasferiamo ad Alleppey per una nuova fantastica avventura: la crociera di 2 giorni e 1 notte a bordo di una house-boat (casa galleggiante) per esplorare le backwaters del Kerala.
Nell'articolo dedicato la nostra esperienza: Backwaters Kerala: una crociera fra i canali dell'India
Cochin
Ultima tappa del nostro viaggio nell'India del Sud è a Cochin. Situata sulla costa sud-occidentale della penisola indiana, Cochin è famosa per essere un porto importante fin dai tempi degli inglesi e dei portoghesi.
Per prima cosa, andiamo a Fort Cochin per vedere le particolarissime reti da pesca a bilanciere introdotte dai mercanti cinesi. Dopodiché, ci immergiamo nella città e visitiamo la Chiesa di San Francesco, la zona ebraica con la sinagoga e il museo del folklore, con migliaia di reperti stipati in un edificio tipico su due piani.
Per scoprire meglio tutto quel che c'è da fare e da vedere a Cochin, si rimanda all'approfondimento "Cosa vedere a Cochin, nel Kerala in India del Sud".
Da Cochin prendiamo un volo interno che ci riporta a Chennai e, da Chennai, voliamo verso casa.
Una curiosità: l’aeroporto internazionale di Cochin è il primo e, al momento, l'unico, aeroporto al mondo che funziona esclusivamente tramite energia solare.
India del Sud: come muoversi
Spostarsi in India non è semplicissimo e non sono poi da sottovalutare le condizioni igieniche di autobus e treni. Pertanto, la soluzione più pratica e comoda per spostarsi in autonomia da una città all'altra, e poi fra le varie attrazioni, è avvalersi di un taxi o, ancora meglio, di un driver privato. Proprio quello che abbiamo fatto noi, affidandoci a Mahendra India Travel, un'agenzia locale alla quale già ci eravamo appoggiati alcuni anni fa per visitare il Rajasthan.
In questo modo, potete organizzare l'itinerario a vostro piacimento (o facendovi consigliare da Mahendra) anche in base alle vostre disponibilità in termini di tempo, scegliere i vari alberghi a seconda della categoria e fare un viaggio in completa libertà, con la comodità di avere sempre un “angelo custode” con voi, che vi accompagnerà tappa dopo tappa, dandovi anche tanti utili suggerimenti su dove e cosa mangiare.
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L'India del Sud è una zona non ancora molto turistica, specialmente per quanto riguarda il turismo occidentale. Eppure, oltre ad avere davvero tanto da offrire, è abbastanza pulita (sicuramente più del Rajasthan) ed anche più economica (sempre rispetto al Rajasthan).
Se state valutando di andare alla scoperta dell'India del Sud, speriamo che il nostro itinerario possa esservi utile da prendere come spunto. E per chi invece non avesse mai preso in considerazione un viaggio di questo genere, speriamo di avervi incuriositi!
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