Ubud, il centro artistico di Bali
Dagli anni venti del secolo scorso, molti creativi occidentali (artisti, freakettoni e ricercatori spirituali che dir si voglia) si sono trasferiti a Bali perché vi hanno trovato il posto ideale dove vivere e produrre liberamente i frutti del loro estro creativo.
Questo è stato reso possibile dal fatto che, negli anni ‘30 del Novecento, la famiglia reale, promuovendo le arti, attirò qui artisti ed intellettuali stranieri, soprattutto europei.
Il villaggio di Ubud, in particolar modo, è considerato il centro artistico dell’isola, colmo di gallerie che espongono opere di creativi locali, ma anche gioielli e oggetti d’arte di vario genere.
La casa-museo di Antonio Blanco
Retaggio di questa “immigrazione artistica” proveniente da ovest è la casa-studio, oggi museo, di Antonio Blanco.
L'edificio, un tempo casa-studio dell'estroso artista catalano, con tanto di colonne dorate e ampie balaustre in stile spagnolo, è oggi un museo dal gusto pacchiano.
Soprannominato il "Dalì di Bali", Blanco si specializzò in dipinti erotici, ritraendo, soprattutto donne balinesi.
Come innumerevoli altri pittori occidentali - prima e dopo di lui - Blanco si innamorò di una ragazza del posto poco dopo il suo arrivo ad Ubud nel 1952; ne fece la sua modella prediletta e, infine, la sposò.
La collezione include una grande varietà di cornici stravaganti create da Blanco stesso con materiali di vario genere.
Nel giardino del museo, una voliera ospita coloratissimi pappagalli.
Noi siamo rimasti abbastanza sorpresi del fatto che un sacco di artisti occidentali, a metà ‘900, siano rimasti così affascinati da Bali al punto da trasferirvici. Voi già lo sapevate?