Death Valley, alla scoperta di uno dei più incredibili e suggestivi parchi degli Stati Uniti

Non si possono visitare i parchi del sudovest e rinunciare alla Death Valley, il più grande parco nazionale negli Stati Uniti. 

ll nome, di per sé, non è molto incoraggiante; in effetti, “Valle della Morte” non suona proprio bene. Eppure, ogni anno, moltissimi turisti decidono di visitare la Death Valley, fra i più incredibili e suggestivi parchi nazionali americani. Una delle tante meraviglie naturali che si possono ammirare negli Stati Uniti.

Un paesaggio arido e desertico, così strano da apparire fuori dal mondo, con antichi laghi evaporati, rocce dai colori iridescenti, montagne ondulate e deserti di sale.

L’impressione è quella di trovarsi su un altro pianeta, di essere immersi in un paesaggio lunare.

Come visitare la Death Valley

La Death Valley è percorribile in gran parte in macchina. Occorre tener presente che è il posto più caldo degli Stati Uniti; la temperatura media è attorno ai 45 gradi centigradi (al 10 luglio 1913 risale il record di 56 gradi!!!). Perciò ATTENZIONE, CAUTELA e ACCORTEZZA!

Per quanto conciliabile con la vostra tabella di marcia, consigliamo di svegliarsi presto ed iniziare l’esplorazione del parco non oltre le 8:30 di mattina; fare una buona scorta di acqua e di integratori tipo gatorade; cappello, crema solare e snack salati.

Come arrivare alla Death Valley

La Death Valley si trova ufficialmente in California ma, in pratica, è collocata in una zona ibrida tra la California e il Nevada. Il parco ha dimensioni immense ma il punto di partenza base, da qualunque zona si provenga, è il  Furnace Creek Visitor Center.

Tappe strategiche dove alloggiare per raggiungere la Death Valley in tempi ragionevoli sono Beatty, Las Vegas e Parumph. 

Death Valley, cosa vedere

Come già detto, la Death Valley si gira perlopiù in auto e, già percorrendola così, si ha modo di ammirare notevoli meraviglie naturali. Alcune di queste meritano però una visita più ravvicinata; occorre dunque parcheggiare il veicolo e - armati di coraggio - avventurarsi a piedi sotto il perenne sole cocente. I paesaggi che si staglia davanti agli occhi e le meravigliose fotografie che si portano a casa, sono validi motivi per affrontare la torrida impresa!

Gli imperdibili Top della Death Valle

Girare per intero la Death Valley è un’impresa pressochè impossibile, se non altro se si ha a disposizione una sola giornata. In un giorno noi siamo riusciti a vedere i Must, i punti panoramici più belli (e dire belli è dire poco...), quelli insomma imperdibili con l’itinerario che proponiamo qui di seguito.

Badwater Basin

Badwater è il punto più basso del Nord America. Una depressione di 86 metri sotto il livello del mare che altro non è che il grande letto del lago d’epoca preistorica chiamato Manly, ormai completamente prosciugato.

Si parcheggia la macchina nella zona adibita e ci si può  anche accontentare: già da qui infatti si può ammirare un paesaggio surreale e godere di una silenziosa atmosfera quasi ultraterrena. Certamente, resistere al caldo e fare un piccolo sforzo, consente di addentrarsi in questo paesaggio lunare e portarsi a casa foto a dir poco incredibili!

Ci si incammina sulla passerella di legno e, a poco a poco, ci si avvicina sempre più al letto prosciugato, una distesa di sale che diventa sempre più intaccata e quindi affascinante. Cammin facendo è molto divertente andare alla ricerca delle caratteristiche formazioni dal profilo poligonale che somigliano moltissimo al simbolo del fiocco di neve.

CONSIGLIO: non dimenticate gli occhiali da sole! Dopo pochi minuti in questo scenario, gli occhi cominceranno a lacrimare!

Artist’s Palette

Una zona della Death Valley dove sembra che dei pittori spiritosi si siano divertiti a dare pennellate di colori vividi e stravaganti sulle formazioni rocciose. Il risultato è uno spettacolo davvero insolito! Per raggiungere l’Artis’s Palette si deve percorrere la Scenic Artist Drive, una strada stretta tra le montagne, tutta curve, salite e discese così ripide che non si vede nè l’inizio nè la fine!

Esperienza adrenalinica!

Zabriskie Point

Zabriskie Point costituisce una particolarità geologica in termini. Una distesa di bellissime montagne ondulate che si ergono a più di 1500 metri sul fondo della valle in un susseguirsi armonico di variazioni cromatiche giocate sui toni dell’ocra.

Dopo aver parcheggiato l’auto nella zona adibita ai piedi della collina, si intraprende una breve passeggiata in salita che conduce al belvedere. Da qui ci si affaccia su una distesa desertica striata di calanchi di roccia formati da ghiaia, sedimenti salini e residui di cenere vulcanica.

Ma come si è formato lo strano paesaggio di Zabriskie Point?

Milioni di anni l’area di Zabriskie Point era coperta da un lago sul cui fondale si sono accumulate concrezioni saline, minerali borati, depositi di ghiaia e residui di natura vulcanica. Con il prosciugamento del lago, questi particolari calanchi sono emersi e, grazie all’erosione provocata dagli agenti atmosferici, hanno preso la forma odierna. La lava vulcanica che li ha sommersi nel corso dei millenni, gli ha infine conferito la particolare colorazione.

Dante’s View

Splendido punto panoramico in alto da cui ha un colpo d’occhio sulla depressione salina di Badwater. Si raggiunge in macchina. 

Che ne dite? Vale la pena fare una levataccia e patire un po’ di caldo per ammirare bellezze di questo genere?