Il Bryce Canyon è uno dei più piccoli ma più visitati parchi americani.
Ufficialmente riconosciuto come parco nazionale negli anni Venti, il Bryce Canyon si trova nello stato dello Utah, è lungo soltanto 6 km ma è un vero spettacolo di bellezza.
Al Bryce ci siamo trovati di fronte ad un paesaggio così bizzarro che - lo ammettiamo - non abbiamo mai visto da nessuna parte (almeno fino ad ora!)
Il Bryce, come si presenta
Il Bryce Canyon - nonostante il nome - non è affatto un canyon, ma una fila di anfiteatri a forma di luna crescente. Un anfiteatro naturale ricolmo di Hoodoos, giganteschi pinnacoli multicolore, prodotti dall’erosione delle rocce sedimentarie, fluviali e lacustri, dovuta all’azione del vento, delle acque e del ghiaccio.
Gli Hoodoos hanno colori che virano dal rosso all’arancione fino al giallo, in tutte le loro sfumature, e che cambiano di tonalità con la luce del sole. L’assemblamento di questi pinnacoli rocciosi crea una sorta di foresta di pietre fiammeggianti.
Il Bryce, come definirlo
La definizione con cui gli Indiani indicavano il Bryce è chiara, specifica e di forte impatto:
“Unkatimpre-wa-Wince-Pockich” ossia “rocce rosse in piedi come uomini in una nicchia a forma di ciotola”. Un’immagine più precisa, elegante e poetica è difficile da scovare...
Il nome attuale deriva dal colono mormone Ebenezer Bryce che nel 1874 fondò, nei pressi, una colonia che ebbe vita breve e, descrivendo il paesaggio con meno eleganza degli Indiani, ma forse con altrettanta precisione, una volta disse che il canyon era “un cavolo di posto per perdere una mucca”!
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Bryce Point, il belvedere imperdibile
Il punto panoramico più bello per ammirare il Bryce Canyon è il Bryce Point, una terrazza da cui si gode di una panoramica davvero imperdibile e senza pari. Letteralmente da togliere il fiato!
Dal parcheggio si cammina qualche centinaio di metri e si raggiunge una terrazza con ringhiera che si affaccia direttamente su una moltitudine di guglie di rocce rosse, gialle e arancioni, simili ad una foresta di fiamme nell’altopiano coperto da fitti boschi.
Una vista a 360° su questi pinnacoli di rocce rossastre che, con il variare della luce del sole, cambiano tonalità scaldandosi sempre più.
CONSIGLIO: essendo il punto più a sud dell’anfiteatro, dove poter guardare a ovest, l’ideale è andarci la mattina, quando i primi raggi del sole iniziano a colorare ed illuminare le rocce sottostanti; al tramonto essendo in una conca naturale, il tutto risulta all'ombra...
Uno spettacolo davvero indescrivibile e da non perdere!
Sunrise Point e Sunset Point
Il Sunrise Point e il Sunset Point sono punti panoramici ufficiali del Bryce Canyon National Park. Si raggiungono facilmente in auto e si trovano ad una distanza di soli 500 metri l’uno dall’altro.
Per ammirare però da vicino questi colossi di pietra occorre immergersi - letteralmente - in questo inferno scultoreo ed avventurarsi in un trekking.
Navajo Loop Trail
Il percorso più bello è il Navajo Loop Trail. Si inizia a scendere dal Sunset Point e dopo una serie di tornanti piuttosto ripidi e scoscesi, ci si imbatte in Wall Street, una fresca fenditura di roccia arancione che, in alcuni punti, arriva a misurare meno di 6 metri!
Queen's Garden
Si prosegue per un tratto pianeggiante fino a raggiungere una conca nota come Queen's Garden dove c'è uno sperone di roccia che - si dice - assomigli al profilo della Regina Vittoria. Da qui il nome. Evviva l’immaginazione! Diciamo noi...
Sinceramente noi siamo riusciti a riconoscere la sagoma regale solo perchè esplicitamente indicata da un cartello esplicativo!
Diciamola tutta, ognuno di noi potrebbe infatti interpretare, e vedere in ogni singola roccia del parco (così come si fa con le nuvole) la sagoma di personaggi, animali etc…
Il Queen’Garden è collegato al Sunrise Point, il nostro punto di arrivo. E’ ovvio che tale tratta del sentiero, lungo 1,5 km circa, è in salita. Niente paura! Seppur ripida, gli scorci da immortalare sono così tanti che le pause fotografiche sono state così numerose che ci hanno consentito di completare il giro senza fiatone!
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Il Bryce Canyon e la sua formazione geologica
Ma come si è formato questo strambo paesaggio?
A Bryce ci sono le condizioni ideali per favorire una rapida erosione, con il ghiaccio formatosi nottetempo che si scioglie il mattino dopo per più di 200 volte l’anno. L’acqua filtra nelle crepe del suolo; gelando, si allarga fungendo così da cuneo. Sulla superficie rocciosa emergono speroni di pietra che l’erosione trasforma in sporgenze più sottili, che poi si rompono in colonne separate. Quando la roccia sopra una colonna è sufficientemente dura, gli strati più bassi vengono erosi molto più rapidamente. Un grosso masso in equilibrio precario sopra uno stretto pilastro costituisce una delle particolari guglie dette Hoodoos (piramidi di terra o camini delle fate) che popolano a migliaia il Bryce Canyon.
Il Bryce e l’incandescente esplosione delle sue rocce dalle sfumature calde e dorate costituiscono un paesaggio unico nel suo genere!
Non per niente è una meta considerata imperdibile da qualsiasi turista che si trova nello Utah.
Avete mai visto paesaggi simili?